Spaziatore

Spaziatore

giovedì 18 agosto 2022

Parliamo di visibilità

Le immersioni nel Timavo sotterraneo sono sempre state caratterizzate da scarsa visibilità. Questa situazione si può riscontrare quasi tutto l’anno e sono rarissimi i periodi di tempo nei quali è possibile vedere un po’ di più. Nonostante tanti ragionamenti, non si è mai ben capito quali siano le condizioni che riducono la torbidità dell’acqua. Spesso si è parlato di periodi limitati subito dopo un piena di non grande entità ma, in verità, non è mai stato chiaro quando queste “finestre” di acqua leggermente più limpida vengano a concretizzarsi.

Nel corso delle precedenti sei edizioni del TSE, gli spelosub hanno sempre trovato acqua con pessima visibilità, che poteva variare da poco più di un metro a valori anche inferiori. Immaginate di nuotare in una galleria allagata di ampia sezione (10 x 10 m) e di cercare di comprendere il volume che ti circonda potendo percepire solamente lo spazio di un metro attorno a te.

Siccome il periodo nel quale gli amici francesi ci raggiungono è sempre lo stesso (la settimana di ferragosto), anche quest’anno si ipotizzava di dover lottare con acqua molto torbida, situazione forse peggiorata anche dal bassissimo livello e dalla quasi inesistente portata del fiume.

Invece abbiamo dovuto ricrederci. Fin dalle primissime immersioni è emerso come quest’anno, pur in presenza di particolarissime condizioni ambientali e meteorologiche, la visibilità ammontava anche a sei/sette metri.

Questa eccezionale condizione ha permesso di vedere meglio la sezione delle gallerie, di capire finalmente la reale morfologia di alcuni ambienti e di trovare prosecuzioni “invisibili” gli anni scorsi.

Possiamo quindi affermare che la tragica situazione degli ultimi mesi, che ha portato siccità e alte temperature, ha avuto anche una piccola conseguenza positiva: acqua più trasparente nelle nostre grotte.