Spaziatore

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lunedì 22 agosto 2022

Prime considerazioni

Questo è stato l'anno delle grandi soddisfazioni. Probabilmente le sei edizioni passate del TSE hanno preparato il terreno alla grande scoperta, ma solo nel 2022 sono stati raggiunti i risultati sperati e fin dall'inizio prefissati. Vediamo di seguito alcuni punti che hanno caratterizzato le recenti attività.

1) Quest'anno la visibilità è stata finalmente buona (5-6 m) ed ha permesso di "vedere" quello che che nelle edizioni passate non era stato possibile osservare. Una condizione nuova, dovuta a tutta una serie di combinazioni climatico/meteorologiche forse irripetibili. La minore torbidità ha portato come conseguenza ad un salto qualitativo delle immersioni.

2) Approfittando della migliore visibilità, nel sifone "a monte" sono stati verificati meglio alcuni ambienti ed è stata localizzata una nuova cavernetta a pelo libero (10x15 m). Nel punto terminale gli speleosub sono progrediti per oltre un centinaio di metri in nuove gallerie, constatando però che l'afflusso d'acqua principale deve essere ancora localizzato. I passaggi allagati finora esplorati raggiungono i 600 m.

3) Nel sifone "a valle" c'è stata una specie di rivoluzione. E' stata modificata la morfologia degli ambienti, trovando finalmente il collettore principale. Questo ha portato al ritrovamento di una nuova caverna di grandi dimensioni (160x50, altezza 60 m) e all'identificazione della sicura prosecuzione. Tutti i rami percorsi portano ad uno sviluppo complessivo di oltre 400 m.

4) La scoperta della caverna non è stata una sorpresa. Da anni avevamo ipotizzato la presenza di un grande vano in un preciso punto del territorio, definendone a grandi linee la cubatura, le altezze e le singole quote. Questi dati sono stati forniti agli speleosub, con l'indicazione della direzione e della distanza da percorrere. I dati preliminari ora raccolti danno ragione a quanto precedentemente teorizzato, confermando le osservazioni fatte che, pur non avendo connotazioni scientifiche, si sono comunque basate sul continuo monitoraggio dell'area e sull'analisi comparata dei vari fenomeni naturali presenti.

5) Come gli altri anni (forse meglio), ha funzionato perfettamente l'organizzazione logistica delle varie attività, nel rispetto della stretta interdipendenza fra speleosub e speleo/portatori. E' importante che chi si immerge abbia il materiale necessario nel posto e nel momento giusto e non dimentichiamo che quest'anno sono scese in acqua ben sei persone. Come affermato più volte, il TSE è un programma esplorativo che vuole ovviamente raggiungere dei risultati in tal senso, ma è anche un progetto d'incontro di persone e competenze. Nel 2022, in una settimana, sono state fatte 113 discese in grotta da parte di 74 singoli speleo di 11 gruppi diversi, senza contare gli appoggi esterni. I sacchi movimentati sono stati 46, ma almeno una decina di questi sono risaliti e scesi varie volte durante la settimana. Se consideriamo che ognuno di tali sacchi pesava mediamente 13 kg, si può arrivare ad un carico complessivo trasportato nella e dalla grotta abbondantemente oltre la tonnellata di peso.

Pensiamo che quanto sopra riportato possa essere di grande soddisfazione per la SAS, per i fantastici amici della FFESSM, e per tutti quanti hanno dato il loro contributo.


Foto Upix UnderPixel


domenica 21 agosto 2022

Brindisi

Dopo la tensione e la fatica, ci si può finalmente rilassare. Tutto il materiale fuori dalla grotta e nessuno si è fatto male... quindi si può festeggiare:

"Un brindisi a chi attraverso l'acqua cerca i vuoti, e a chi attraverso i vuoti cerca l'acqua. Ai percorsi che trovano un punto d'incontro nell'esplorazione e nell'amicizia" 



Foto Piero Luchesi


sabato 20 agosto 2022

Chi ci ha seguito su questo blog dovrà scusarci... perché c'è stato un imperdonabile silenzio di un giorno.
Questo perché abbiamo avuto il bisogno di raccogliere le idee, rivedere l'organizzazione e elaborare i dati.
Dopo un momento di frenetica attività, possiamo finalmente dedicarci anche alla divulgazione delle informazioni e raccontare cosa è successo.

La Società Adriatica di Speleologia ha ora il piacere di comunicare che, nell’ambito del progetto Timavo System Exploration 2022, in data 16 agosto 2022 è stato superato il sifone di uscita della Grotta di Trebiciano, scoprendo una enorme nuova caverna.

Immergendosi nella parte allagata della grotta a 330 m dalla superficie, dopo un percorso di più di 200 m con punte fino a 50 m in profondità, i due speleosub francesi della FFESSM (Federation Francaise d’Etudes et de Sports Sous-marine) Patrice Cabanel e Michel Philips, hanno raggiunto un ambiente dalle grandi dimensioni: 160 m in lunghezza, 50 m di larghezza e oltre 60 m in altezza.  

In questa nuova caverna le acque sotterranee del fiume Reka/Timavo scorrono fra i massi, scomparendo in un lago terminale dal quale continuano il loro misterioso percorso.

In aggiunta a questa sensazionale novità, le esplorazioni di quest’anno hanno permesso di ampliare la mappatura anche delle acque del fiume in entrata, prolungando le gallerie allagate “a monte” di un ulteriore centinaio di metri e portando alla luce un nuovo ampio lago sotterraneo.

Il Timavo System Exploration è un programma esplorativo avviato nel 2013, in amichevole collaborazione fra la Società Adriatica di Speleolgia (SAS) di Trieste e la Federation Francaise d’Etudes et de Sports Sous-marine (FFESSM), che ha l’intento di aumentare le conoscenze sul percorso sotterraneo del fiume Reka/Timavo e le grotte ad esso collegate. Durante le sette edizioni, numerose sono stati i successi e i risultati raggiunti, ma l’edizione 2022 ha superato ogni aspettativa.

In questi anni hanno collaborato al TSE più di 250 persone, appartenenti a 31 gruppi speleologici di quattro nazionalità diverse.

La nuova caverna era stata teorizzata da tempo sulla base di osservazioni e studi fatti in superficie, che hanno facilitato l’orientamento dei subacquei. I dati preliminari finora raccolti confermano pienamente le ipotesi fatte.

Con queste scoperte si concretizza ulteriormente la possibilità di rendere unico il sistema sotterraneo composto dalla Grotta di Trebiciano, dalla Dolina Reka e dalla grotta Luftloch, che tra ambienti sommersi e vani non allagati, potrebbe raggiungere lo sviluppo di oltre 3 km.

Con gli ultimi risultati raggiunti, l’abisso di Trebiciano ritorna ad essere la grotta più profonda del Carso Triestino (-380 m e 2 km di sviluppo).




Foto Patrice Cabanel



Sul quotidiano locale

La notizia sta trapelando... anche sulla stampa locale. 




giovedì 18 agosto 2022

Parliamo di visibilità

Le immersioni nel Timavo sotterraneo sono sempre state caratterizzate da scarsa visibilità. Questa situazione si può riscontrare quasi tutto l’anno e sono rarissimi i periodi di tempo nei quali è possibile vedere un po’ di più. Nonostante tanti ragionamenti, non si è mai ben capito quali siano le condizioni che riducono la torbidità dell’acqua. Spesso si è parlato di periodi limitati subito dopo un piena di non grande entità ma, in verità, non è mai stato chiaro quando queste “finestre” di acqua leggermente più limpida vengano a concretizzarsi.

Nel corso delle precedenti sei edizioni del TSE, gli spelosub hanno sempre trovato acqua con pessima visibilità, che poteva variare da poco più di un metro a valori anche inferiori. Immaginate di nuotare in una galleria allagata di ampia sezione (10 x 10 m) e di cercare di comprendere il volume che ti circonda potendo percepire solamente lo spazio di un metro attorno a te.

Siccome il periodo nel quale gli amici francesi ci raggiungono è sempre lo stesso (la settimana di ferragosto), anche quest’anno si ipotizzava di dover lottare con acqua molto torbida, situazione forse peggiorata anche dal bassissimo livello e dalla quasi inesistente portata del fiume.

Invece abbiamo dovuto ricrederci. Fin dalle primissime immersioni è emerso come quest’anno, pur in presenza di particolarissime condizioni ambientali e meteorologiche, la visibilità ammontava anche a sei/sette metri.

Questa eccezionale condizione ha permesso di vedere meglio la sezione delle gallerie, di capire finalmente la reale morfologia di alcuni ambienti e di trovare prosecuzioni “invisibili” gli anni scorsi.

Possiamo quindi affermare che la tragica situazione degli ultimi mesi, che ha portato siccità e alte temperature, ha avuto anche una piccola conseguenza positiva: acqua più trasparente nelle nostre grotte.

 



 

E le immersioni continuano...

Anche oggi si continua con le esplorazioni. Sei spelosub e sette persone di appoggio sono scesi in abisso per procedere nelle attività. Bisogna approfittare della visibilità e delle buone condizioni dell'acqua che hanno permesso di affrontare con più serenità le immersioni, giungendo a risultati più positivi.

Si rimane in attesa di novità dal fondo.


Foto UnderPixel



Ancora Scintilena

Anche oggi le notizie rimbalzano e sono state riportate nuovamente su Scintilena, notiziario speleologico nazionale.



 

mercoledì 17 agosto 2022

Mercoledì: relax

Come gli altri anni, una giornata intermedia nella settimana di immersioni viene dedicata al riposo. E' una scelta che si rivolge alla sicurezza degli speleosub, che non devono mai essere sopraffatti dalla fatica e dallo stress. Quindi, dopo l'intenso lavoro di ieri, oggi giornata di relax (ed anche di elaborazione dei dati raccolti).
Domani si ricomincia.


Foto Savini



Sulla stampa

Ulteriore articoletto sul quotidiano locale. Peccano che non compaia il nome dell'autore della foto, che è il nostro bravissimo fotografo/reporter Stefano Savini.



martedì 16 agosto 2022

Terzo giorno: risultati

Anche oggi è andato tutto per il meglio. Nel sifone di entrata sono stati percorsi nuovi 50 metri di gallerie ed è stato fatto un sopralluogo approfondito nel tratto fra il lago Timeus e il lago Boegan dove erano segnalate alcune possibilità di prosecuzione. Mentre buone e "grandi" notizie sembrano giungere anche dal sifone di uscita.

Attendiamo di avere ulteriori dati per fornire particolari più precisi. 


Foto Savini



Attività del giorno

Oggi sono scese nell'abisso complessivamente 11 persone e sono state programmate immersioni sia al sifone di entrata che in quello di uscita.

Fanno parte del gruppo di appoggio anche Andrea e Jessica del Gruppo Speleologico Alpi Marittime - Cuneo, che ringraziamo per l'aiuto.





Preparazione

Tanto materiale scende nell'abisso, ma tante bombole ritornano all'esterno per essere caricate. Prima di scendere in grotta, è necessario verificare le attrezzature e predisporre una riserva d'aria adeguata alle immersioni previste nella giornata.